Prada è sinonimo di molteplicità, un insieme di significati in continuo mutamento, da reinterpretare all’infinito – espressione non di una sola donna ma di una miriade, in evoluzione costante, riflesso della moda stessa. Come l’identità delle donne di oggi, anche quella di Prada è fluida, incostante, aperta all’interpretazione –gioca con le spiegazioni, rifugge la retorica, smentisce ogni definizione. Il paradosso e la contraddizione tipici di Prada rendono impossibile ogni tentativo di sintesi o categorizzazione: Prada è una realtà al tempo stesso lineare e complessa, unica e multiforme.
La campagna pubblicitaria Donna Primavera/Estate 2020 offre una serie di prospettive e punti di vista che riflettono questa dualità: il mutevole panorama femminile che è fonte inesauribile di ispirazione, e la pluralità delle definizioni di Prada.
La parola è uno strumento potente poiché è in grado di definire e, nel caso di Prada, di sfidare le definizioni, ridefinire, decontestualizzare e ricalibrare, per evocare una narrazione immaginaria e cambiare il nostro punto di vista mentre osserviamo le immagini. Il tentativo di trovare una definizione impossibile diventa il manifesto dell’impossibilità stessa di definire.
La campagna si sviluppa attorno a una serie di acronimi composti sulle iniziali della parola PRADA. Come le immagini cui sono affiancati, ognuno di essi dà un’interpretazione dell’idea di Prada, ma è solo una delle infinite possibilità. Ironici, surreali, ambigui, dicotomici, questi tentativi di definizione non fanno che dimostrare l’impossibilità di ridurre Prada a un singolo concetto o a un’idea.
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Fonte: Prada.com